Finalmente il momento è giunto, il nostro Patrono torna dopo il restauro, partito in un freddo pomeriggio di inverno fra fiocchi di neve rientra in un caldo pomeriggio settembrino. Domani, 18 settembre, lo riavremo fra noi. Fortunatamente siamo tutti consapevoli che a rientrare non è semplicemente una statua ma il simbolo non solo religioso di un'intera comunità che ha deciso quindi di festeggiare il suo ritorno con tutti gli onori. Si inizia stasera, vigilia del suo arrivo, con un incontro in Piazza Cota dove studiosi di storia locale spiegheranno ai bambini delle nostre scuole la storia di quella statua, a cui tutti noi siamo così legati, l'Arcangelo Michele. E' un incontro importante in cui si cerca di seminare in quei giovani cuori il seme dell'amore per il nostro paese e le nostre tradizioni. Terminato l'incontro il Sindaco e l'Amministratore Parrocchiale danno appuntamento a tutti per il pomeriggio successivo dove, nella piazza principale tutti potranno dare il bentornato al Principe delle schiere angeliche.
Le ore volano e per il pomeriggio del 18 settembre Piazza Cota è gremita di carottesi. In prima fila i bambini delle scuole che saranno i veri protagonisti della giornata. Verso le 18 tutte le campane del paese iniziano a suonare a distesa, segno che il grande momento è ormai prossimo. Pochi minuti dopo da Via Casa Rosa si vedono avanzare i lampioni delle confraternite e poco dietro la Statua del Santo con la scintillante armatura che splende alla luce del sole (evidentemente l'automezzo che lo trasportava ha deviato per via Bagnulo ed all'altezza della Gori ha consegnato l'illustre ospite nelle mani dei confratelli). Giunto in Piazza i lampioni vengono consegnati ad alcuni ragazzi delle scuole che insieme con tutti i bambini scorteranno il Patrono sino alla nostra Basilica per un rientro indimenticabile e per un simbolico passaggio delle consegne alle nuove generazioni cui tutti noi consegniamo non solo la Statua ma la nostra storia affinchè siano loro a scriverne nuove pagine all'insegna del rispetto e della tutela delle nostre tradizioni. Appuntamento poi al 27 settembre per la solenne processione…..
Ops.... purtroppo questo è solo un sogno, uno splendido sogno ad occhi aperti. La mia segreta speranza è che qualcosa di ciò che ho scritto si avveri ma temo che il nostro San Michele subirà l'ennesimo affronto: di essere recapitato sulla porta della Basilica come un semplice pacco postale. come si puo' consegnare una lavatrice o un frigorifero. Io non credo che lo meriti, credo che alla fine qualcuno di buon senso decida di dare il giusto e solenne benvenuto al tesoro più prezioso della nostra comunità come fu fatto all'epoca dell'ultimo restauro.... già ma allora vi erano altri sacerdoti.......
Nessun commento:
Posta un commento