18 novembre 2018

23 novembre – per non dimenticare

manifesto 2018Quella che si pare domani per noi è una settimana particolare, lo è da 38 anni, da quando la terra tremò sotto i nostri piedi e si portò via 10 concittadini. Come ogni anno ricorderemo l’anniversario e, come l’anno stesso, lo faremo con i ragazzi di Piano. Alle 10 le terze medie e una parte dei ragazzi del nautico saranno al Centro Culturale Comunale per partecipare ad un incontro in cui si rievocheranno brevemente quei giorni a Piano di Sorrento e si spiegherà loro cos’è e perchè avviene un terremoto. A seguire ci recheremo in corteo a porgere l’omaggio alla lapide che ricorda le 10 vittime posizionata in Via delle Rose. Termineremo la mattinata con la Celebrazione Eucaristica in Basilica a cui sono invitati tutti gli alunni delle scuole di Piano di ogni ordine e grado nonchè tutti i carottesi che vorranno e potranno prendervi parte. La scelta di concentrare le celebrazioni al mattino è stata dettata dalla volontà di coinvolgere i ragazzi delle scuole, scelta che già l’anno scorso è stata premiata da un’attenzione da parte loro veramente sorprendente. La volontà è quella di instillare in loro un ricordo sebbene mediato della tragedia vissuta in quel lontano 23 novembre 1980, di passar loro un pesante testimoni affinchè la memoria non vada perduta.

Due parole ora sul manifesto. Come i più attenti avranno notato in basso al centro vi è un’immagine stilizzata in cui accanto alle rovine della Basilica ed all’orologio fermo alle 19,34 vi è il simbolo del nostro comune, questo simbolo lo ritroverete in tutti gli eventi che in qualche modo si legano al sisma del 1980 compresi quelli di prevenzione ed informazione sui rischi sismici e vulcanici e che ci accompagneranno sino al 40° anniversario. Un’altra novità la trovate in alto a destra. E’ un quadrato al cui interno vi sono tanti quadratini, per i più esperti diremo che è un “QR code”. Per utilizzarlo occorre scaricare sul vostro telefonino o sul vostro tablet una delle tante applicazioni gratuite che troverete nei vostri store digitando”lettore QR code”, poi inquadrandolo verrete rimandati da un link ad un breve filmato con immagini che rievocano le conseguenze del terremoto del 1980 a Piano.

29 ottobre 2018

4 novembre 2018 nel segno di Mons. Michele Massa

manifesto massa3Domenica 4 novembre ricorrerà l’anniversario della fine della Grande Guerra, saranno 100 anni esatti e per una ricorrenza così significativa l’amministrazione comunale ha pensato di onorare un nostro concittadino che ha rivestito un ruolo importante durante e dopo la 1a Guerra Mondiale. In Piazza Cota domenica mattina sarà scoperta una lapide in memoria di Mons. Michele Massa. Per chi volesse leggere la sua biografia la puo’ trovare sul sito del nostro comune al seguente link.

Anche il manifesto quest’anno è particolare.  Sullo sfondo di un tricolore sfumato abbiamo l’immagine del Sacrario di Redipuglia dove riposano le salme degli oltre 100.000 soldati recuperati sui campi di battaglia da Michele Massa ed in primo piano vi è la sua figura quasi a vegliare su di loro. A mio avviso è un manifesto che, nel giorno della Vittoria, vuole ricordare che nelle guerre non vi sono mai dei vincitori ma solo vinti. Si è tutti vinti quando intere generazioni vengono spazzate via per dei lembi di terra, si è tutti vinti quando le armi parlano e tace la diplomazia, si è tutti vinti quando si mandano in prima linea ragazzini di 17 anni (l’eroica classe 99). A ricordarcelo per sempre sono proprio quelle 100.000 salme che riposano sulla collina di Gorizia, ognuno di loro con una storia che rimarrà ignota e con un futuro rimasto incompiuto. Ad essi si aggiungano tutti i Caduti di ogni guerra ricordati in Sacrari e Monumenti sparsi per l’Italia e per l’Europa, tutti siano da monito sull’inutilità delle armi, sulla barbarie delle guerre in qualsiasi modo vengano chiamate e sulla necessità di convivere in pace su questa piccola navicella che è la nostra Terra!

(è una mia interpretazione che credo sia quella di colui che ha realizzato il manifesto Winking smile…. poi ognuno darà la sua)

15 settembre 2018

SAN MICHELE E SAN MICHELINO

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Oggi parto da lontano, da quando ero piccolino e frequentavo le scuole elementari con le Suore Agostiniane. A noi alunni tra le tante cose che ci insegnavano vi era anche la figura del nostro Patrono San Michele, ci portavano ad ammirare la statua in basilica e ci spiegavano come l’Arcangelo che ci protegge fosse il più potente fra gli angeli, che era il capo delle schiere angeliche, il guerriero per eccellenza in difesa del Bene. Nulla c’era di “coccoloso” nella sua figura, sotto i piedi ha Satana (in altre statue possiamo trovare un drago o un serpente) e deve incutere soggezione con la sua potenza. Ecco da bambino ci hanno insegnato questo ed hanno fatto bene perché noi ci sentivamo sicuri sapendo che a proteggerci c’era l’Arcangelo per eccellenza, il capo dell’esercito celeste.
Ma anche da adulti abbiamo sempre venerato il nostro Patrono con parole che dimostrano la sua immensa potenza. Durante la novena cantiamo da molti decenni “il mare fu sconvolto e la terra tremò l’Arcangelo Michele scendeva dal cielo” e l’inno che riporto integralmente
Gloria e virtù de l'almo Genitore,
Gesù, vita de l'anime
Tra gli angeli, ministri
Del tuo volere, a Te, rendiamo onore.
Di mille e mille capitan le schiere,
Serrate, per Te pugnano:
Ma, vincitor, la croce
Inalbera Michele, invitto alfiere.
Egli del drago infrange la cervice,
Cacciandolo nel tartaro:
Ei fulmina dal cielo
Col capo la ribelle orda infelice.
De la superbia contro il triste duce
Seguiam l'invitto Principe:
Dal trono de l'Agnello
Di gloria a coronarci ei ne conduce.
Sia gloria al Padre Dio, che a salute,
Pel ministero angelico,
Guida del Figlio i nati,
Che il Santo Spirito segna in sua virtute.
Poi improvvisamente quest’anno il potente guerriero mi si trasforma in San Michelino, un nome creato ad uso e consumo dei bambini che toglie ogni timore per il capo delle schiere angeliche, per la sua immensa potenza, trasformandolo in non si sa bene cosa. Personalmente ritengo questa scelta partorita da qualche mente geniale un’offesa a tutto ciò che l’Arcangelo Michele rappresenta, non si puo’ trasformare il Guerriero a difesa del Bene in una sorta di pupazzetto da coccolare. Giustissima l’idea di approntare una statua più piccolina da poter facilmente avvicinare ma le sue dimensioni non possono e non devono modificare il significato di ciò che essa rappresenta edulcorandolo. Questa è la mia opinione da carottese che ama il suo paese e le sue tradizioni.












03 settembre 2018

LA MEMORIA DI CAROTTO

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Ci sono giorni in cui un intero paese sente di aver perso qualcosa, qualcosa di prezioso ed unico. Ecco ieri Piano ha perso centinaia di concittadini e decine di monumenti, no non è stato un attentato, tutte quelle persone e quei monumenti non esistevano fisicamente già da tempo ma vivevano ancora nella memoria di chi li rendeva protagonisti di racconti che narravano di tempi lontani, di tradizioni, di personaggi protagonisti di quella storia minore che però fa parte delle nostre radici. Con la scomparsa del Comandante Iaccarino quei personaggi, quei luoghi sono persi per sempre, sono definitivamente morti. Un patrimonio di cultura e di conoscenza andato perso per sempre.
Negli anni 70 ed 80 a Piano esistevano dei veri supereroi della cultura. Come Superman si mascherava da giornalista i nostri agli occhi di tutti erano un tipografo ed un commerciante ma in realtà erano il vero motore culturale dell’intera penisola sorrentina. Lorenzo Piras ed il Comandate Pietrantonio Iaccarino hanno ideato e realizzato manifestazioni indimenticabili, basti ricordare le mostre natalizie di artisti locali realizzate nella galleria di Corso Italia che hanno permesso di far fiorire i talenti locali della pittura e non è un caso che dagli anni 90 di artisti della levatura Caliri, Rancatore, Stinga, Vinaccia, Coatti, Bavenni e mio padre (e di certo ne dimentico qualcuno) non ne abbiamo più visti. Veri mecenati moderni dedicavano il loro tempo libero ad aiutare gli artisti. Ricordo le serate trascorse in galleria in compagnia di papà e dei suoi amici pittori in un clima goliardico tra battute e buon cibo. Il Comandante metteva gratuitamente a disposizione locali, energia elettrica, cavalletti e quanto altro potesse servire alla buona riuscita dell’esposizione.
Lascio ad altri ricordare, se lo vorranno, quanto egli ha fatto in silenzio per le confraternite.
Oggi Piano di Sorrento è molto più povera, un pezzo della nostra storia ci ha salutato ma questo deve spronarci a raccogliere le memorie storiche di chi puo’ raccontarci ancora di tempi lontani e delle nostre belle tradizioni prima che svaniscano per sempre. Ci sono ancora persone che hanno tanto da raccontarci (non voglio fare nomi ma ne ho in mente almeno un paio), basterà saperli ascoltare.

RICORDANDO ROSSINI–Villa Fondi

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26 agosto 2018

LE TRADIZIONI ED I SOCIAL

Spesso le nuove tecnologie vengono poste in antitesi alle tradizioni, in realtà come ogni innovazione l’impatto che essa ha sulla realtà di ogni giorno dipende dall’utilizzo che se ne fa.

Nel 2008, quando su Facebook eravamo poco più di quattro gatti, fondavo il gruppo “Carottesi su Facebook” con l’idea di unire in luogo virtuale tutti i cittadini di Piano di Sorrento per discutere del nostro paese. Quasi subito però mi accorgo che giungevano iscrizioni dalle nazioni più disparate di nostri connazionali all’estero interessati a rimanere in contatto con la terra che diede i natali ai loro avi. Molti di essi non erano mai stati a Piano ma lo conoscevano dai racconti dei nonni emigrati agli inizi del secolo, l’italiano che parlano è in realtà il dialetto napoletano, ma grazie alla finestra che avevo aperto finalmente si sentivano vicini al paesello dove avevano le radici. In realtà già nel 2006 inaugurai il sito www.pianoincipit.com dove per la prima volta portai sulla rete le immagini ed i suoni dei Riti della Settimana Santa e delle nostre belle tradizioni, di conseguenza iniziai a popolare il gruppo Facebook con queste immagini. Con mia grande sorpresa iniziano a contattarmi alcuni compaesani residenti all’estero desiderosi di saperne di più su ciò che vedevano per la prima volta, il seme lanciato (involontariamente) aveva trovato terreno fertile. In particolare un italoamericano, Patrick O'Boyle, i cui avi partirono da Trinità per gli Stati Uniti di America, inizia a documentarsi sulle nostre usanze e si ripropone di radicarle nella comunità di italoamericani. Già da qualche anno per la domenica delle palme realizzano e benedicono i rametti di ulivo ornati dai caciocavalli (reperiti con le immaginabili difficoltà) come in penisola sorrentina ma ora mi è giunto un messaggio che ha dell’incredibile e che vi propongo:

39979706_340019966543129_4171608246051667968_n“Per una immensa grazia dal Dio, abbiamo trovato questa statua della Addolorata (impossibile da trovare in America) che è stata in una chiesa da poco chiusa al culto. Se Dio vuole, l'anno prossimo faremmo la visita ai sepolcri giovedi santo nella tradizione antica, e faremmo una processione dell'Addolorata e Gesù Morto venerdì santo per la sera.”

Incredibile come un piccolo seme lanciato dieci anni fa dal sottoscritto in un social quasi deserto all’epoca possa produrre un simile risultato che definirei senza dubbio storico. Se tutto procede bene, grazie alla buona volontà ed alla caparbietà di Patrick, l’anno venturo i nostri connazionali in America potranno far rivivere le tradizioni carottesi in una terra così lontana, per una sera si sentiranno a casa, una casa che forse non hanno mai conosciuto se non nei ricordi dei genitori o dei nonni. Un pezzo importante della nostra identità verrà così trasmessa ai carottesi di oltreoceano. Mi viene in mente il racconto che nel 2006 l’Arciconfraternita della Morte ed Orazione propose la notte del venerdì santo e che potete leggere qui, forse il sogno dell’emigrante di oltre 100 anni fa si potrà avverare. L’impegno che da qui possiamo e dobbiamo prendere con loro è di non lasciarli soli, di seguirli affinchè oltre che nei segni la tradizione venga ricreata anche nello spirito. Si potrebbe ad esempio organizzare una videoconferenza con la presenza dei Priori delle nostre Confraternite. Insomma le nuove tecnologie sono servite a diffondere e preservare le nostre tradizioni e serviranno ancora di più in futuro, basta solo saperle usare.

16 agosto 2018

LUTTO NAZIONALE



A SEGUITO DELLA TRAGEDIA DI GENOVA ED ALLA PROCLAMAZIONE DEL LUTTO NAZIONALE GLI EVENTI DEL PROGRAMMA ESTIVO DEL COMUNE DI PIANO DI SORRENTO DI SABATO 18 AGOSTO SONO RINVIATI A DATA DA DESTINARSI

07 agosto 2018

01 agosto 2018

FILM: LA GENTE CHE STA BENE–Villa Fondi

FILM: LA GENTE CHE STA BENE

Villa Fondi - Giovedì 2 agosto ore 21,00

locandina

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31 luglio 2018

17 luglio 2018

16 luglio 2018

FAHRENHEIT 450

Strano titolo vero? Ora vi spiego.

Domenica ho avuto il piacere di presiedere il seggio elettorale per l’elezione del direttivo del Forum dei Giovani ed ho trascorso qualche ora con i giovani candidati. Parlando con loro, sentendo le loro idee ed i loro propositi sono tornato indietro di qualche anno quando, agli inizi degli anni ‘90 proprio in quella biblioteca si formava un gruppo di ragazzi che volevano cambiare il mondo. Eravamo animati da tanta voglia di fare e quasi per scherzo mettemmo insieme un associazione culturale a cui decidemmo di dare il nome di Fahrenheit 450 prendendo spunto dal romanzo Fahrenheit 451 in cui si narra di una società futura in cui la lettura è bandita ed i libri vengono bruciati. Fahrenheit 451 è appunto la temperatura a cui la carta brucia e noi, volendo preservare la cultura, nel nome ci fermammo un grado prima della temperatura critica. Forse se allora ci fosse stato il Forum ci saremmo tutti candidati. Salvatore, Sandro, Carmela, Mario questi i nomi degli amici di quel periodo (ma anche di oggi!), insieme riuscimmo ad organizzare varie serate sul tema della pace e della non-violenza, sul commercio equo e solidale. Grazie ad una amministrazione comunale attenta riuscimmo a far dichiarare Piano di Sorrento “Comune per la pace” e con pochi fondi e tanto lavoro organizzammo la prima e finora unica Cinecaccia al tesoro. Poi come gli amici della famosa canzone di Gino Paoli ognuno ha preso la sua strada, il mondo non l’abbiamo cambiato ma almeno ci abbiamo provato.

Domenica in quei ragazzi mi sono un po’ rivisto, forse perchè il luogo era lo stesso, e voglio augurargli di vivere questi anni portando avanti le loro idee ed i loro progetti, di cercare di ridisegnare il mondo prima che, come noi, la vita prenda il sopravvento e si ritrovino con bagaglio ricco di bei ricordi a sperare che altri ragazzi realizzino i loro sogni.

TRIBUTO A MASSIMO TROISI–Villa Fondi

19 luglio

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EVENTI A PIANO DI SORRENTO

Per tutte le informazioni sugli eventi a Piano di Sorrento vista http://piano200.blogspot.com curato dallo stesso autore di questo blog