Ci sono giorni in cui un intero paese sente di aver perso qualcosa, qualcosa di prezioso ed unico. Ecco ieri Piano ha perso centinaia di concittadini e decine di monumenti, no non è stato un attentato, tutte quelle persone e quei monumenti non esistevano fisicamente già da tempo ma vivevano ancora nella memoria di chi li rendeva protagonisti di racconti che narravano di tempi lontani, di tradizioni, di personaggi protagonisti di quella storia minore che però fa parte delle nostre radici. Con la scomparsa del Comandante Iaccarino quei personaggi, quei luoghi sono persi per sempre, sono definitivamente morti. Un patrimonio di cultura e di conoscenza andato perso per sempre.
Negli anni 70 ed 80 a Piano esistevano dei veri supereroi della cultura. Come Superman si mascherava da giornalista i nostri agli occhi di tutti erano un tipografo ed un commerciante ma in realtà erano il vero motore culturale dell’intera penisola sorrentina. Lorenzo Piras ed il Comandate Pietrantonio Iaccarino hanno ideato e realizzato manifestazioni indimenticabili, basti ricordare le mostre natalizie di artisti locali realizzate nella galleria di Corso Italia che hanno permesso di far fiorire i talenti locali della pittura e non è un caso che dagli anni 90 di artisti della levatura Caliri, Rancatore, Stinga, Vinaccia, Coatti, Bavenni e mio padre (e di certo ne dimentico qualcuno) non ne abbiamo più visti. Veri mecenati moderni dedicavano il loro tempo libero ad aiutare gli artisti. Ricordo le serate trascorse in galleria in compagnia di papà e dei suoi amici pittori in un clima goliardico tra battute e buon cibo. Il Comandante metteva gratuitamente a disposizione locali, energia elettrica, cavalletti e quanto altro potesse servire alla buona riuscita dell’esposizione.
Lascio ad altri ricordare, se lo vorranno, quanto egli ha fatto in silenzio per le confraternite.
Oggi Piano di Sorrento è molto più povera, un pezzo della nostra storia ci ha salutato ma questo deve spronarci a raccogliere le memorie storiche di chi puo’ raccontarci ancora di tempi lontani e delle nostre belle tradizioni prima che svaniscano per sempre. Ci sono ancora persone che hanno tanto da raccontarci (non voglio fare nomi ma ne ho in mente almeno un paio), basterà saperli ascoltare.
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