Piano di Sorrento Venerdì 29 settembre 2006, Festa di San Michele Arcangelo nostro patrono. Come mi ero ripromesso ieri stamani mi sono recato verso le 11,00 a controllare se, in vista della cerimonia di deposizione della corona, vi siano miglioramenti alle condizioni del Monumento ai Caduti di Piazza Cota. Come noterete voi stessi dalle foto di questa pagina la situazione è rimasta invariata, i nomi mancano sempre, l’immondizia continua a prosperare. Unica variate la bandiera tricolore issata sul pennone a solennizzare una festa che sa tanto di farsa, un immagine che fa rabbrividire e che vi propongo. Fa rabbrividire pensando alla mente di colui che davanti a tanto sfacelo ha pensato che comunque “the show must go on”, la bandiera si innalza comunque e pazienza se intorno tutto e lercio e cade a pezzi, festa deve essere e festa sia, tanto (avrà pensato) il popolo non si accorgerà di niente e se pure se ne dovesse avvedere a nessuno importerà più di tanto. Involontariamente il nostro addetto comunale ha creato un’immagine surreale che meglio di ogni altra sottolinea lo squallore di tutta la situazione. Poi a qualcuno è sorto il dubbio che forse era comunque meglio coprire la voragine di quei nomi mancanti, non si sa mai che i nostri carottesi dovessero esser meglio di quanto noi immaginiamo e aver conservato un pochino di amor proprio e di senso civico, e, poco prima che il corteo giungesse in Piazza, ha adagiato sulla parte danneggiata una bandiera tricolore un po’ come se si trattasse di porre una toppa su un pantalone sbrindellato o come si narra avvenne a Mosca durante la maratona olimpica del 1980 in cui il governo decise di porre lungo il percorso facciate di palazzi in cartone a coprire il degrado in cui la popolazione viveva a causa del loro malgoverno. La surreale cerimonia, a cui io, per la prima volta, non ho preso parte, si è svolta regolarmente, e solo i prossimi giorni diranno se qualche concittadino si è accorto di tutto ciò che si celava dietro quella bandiera, triste toppa patriottica posta sulla nostra coscienza.
Comunque come detto ieri il 30 novembre si avvicina e con esso il “redde rationem” per la nostra amministrazione comunale, le promesse vanno mantenute e i nostri eroi aspettano per quella data una nuova e più decorosa casa.
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