Da 16 anni io e pochi altri colleghi di avventura cerchiamo di portare avanti la conoscenza del diritto di giuspatronato rivendicandone l'applicazione. Questa lunga esperienza a me sembra una lunga navigazione su una barchetta sgangherata varata nel 2007 ed ancora in cerca di un porto. La barchetta naviga lenta perchè sospinta solo dalla mia piccola vela. Occasionalmente aumenta l'andatura quando alla mia vela si aggiunge quella di provvisori naviganti. Si sono imbarcati in periodi diversi i fedeli di Meta, Trinità, Mortora e Sant'Agnello, vele alzate velocemente quando la loro Parrocchia veniva interessata dall'avvicendamento dell'amministratore parrocchiale. Alzavano la loro vela, la mia barchetta prendeva velocità salvo poi ritornare alla sua andatura da lumaca quando la vela dell'ospite come velocemente era stata issata altrettanto velocemente veniva ammainata. Questi occasionali passeggeri, saliti a bordo spinti dalla necessità, ovviamente prima e dopo l'imbarco era intenti a sbeffeggiare i pochi che quella barchetta non l'hanno mai abbandonata e mai l'abbandoneranno. Ci hanno accusati di fare delle guerre personali, di voler male alla nostra Diocesi ed altre amenità. A nessuno di loro è mai passato per il cervello che noi volessimo solo difendere la nostra Storia, le nostre Tradizioni e la legalità perche quando le regole vengono disattese si scivola per forza di cose nell'illegalità. Ora la barchetta è pronta a ricevere una nuova visita, una nuova vela bella, nera e possente verrà issata, la barchetta sicuramente prenderà velocità e l'augurio di tutti noi è che poi quella vela rimanga bella alta sino al raggiungimento del risultato ma visti i precedenti mi permetto di dubitare. Aggiungo solo che se, invece di salire a turno a bordo, si provasse a salire tutti insieme, a prescindere da interessi contingenti, e si issassero insieme tutte le vele (Meta, Sant'Agnello, Trinità, Mortora e Piano) la barchettà diventerebbe un possente galeone e forse avrebbe più possibilità di raggiungere l'obiettivo. Semplice a dirsi, difficile a realizzarsi.
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