14 giugno 2011

REFERENDUM: IL CASTIGO PER GLI ASTENUTI

Finalmente l’Italia si è svegliata e l’ha fatto con quattro sì che cambieranno in meglio la nostra Nazione. Purtroppo molti italiani hanno deciso di disertare le urne avvalendosi di uno stratagemma legale ma eticamente scorretto, cioè aggiungere alla percentuale di chi è per il no quella degli astenuti che fisiologicamente si attesta sul 30% e quindi aggiungendo detta percentuale a quella dei no.

Sfortunatamente anche qualche mio amico su Facebook ha deciso di adottare questo poco lusinghiero stratagemma (anch’io ho delle pecore nere tra i miei amici) e una volta fallito il piano ha avuto pure il coraggio di vantarsene chiedendoci poi il castigo che gli sarebbe stato riservato. Preferisco rispondere a questi miei amici scellerati in maniera più articolata dal mio blog personale che non con un semplice post su facebook. Il castigo che riserverei loro sarebbe quello di vivere nell’Italia che meritano e che volevano riservaci con il loro comportamento, un’Italia con le centrali nucleari disseminate sul territorio ognuna delle quali potrebbe essere una futura chernobyl, un’Italia in cui l’acqua diventi un bene come un altro in mano agli speculatori privati ed in cui chi non ha soldi non ha accesso al bene fondamentale per la vita, un’Italia in cui qualcuno e più uguale degli altri davanti alla legge, insomma l’Italia che voleva Berlusconi e la sua cricca.

Poi riflettendo credo che la miglior punizione gli astensionisti se la siano inflitti da soli, tra tanti anni in un’Italia che si spera migliore anche grazie ai quattro sì detti da noi mentre loro si grattavano la pancia in riva al mare o su qualche barca mi chiedo con quale coraggio guarderanno negli occhi i loro figli o i loro nipoti sapendo che l’aria pulita, l’acqua libera, le energie alternative che stanno utilizzando sono frutto di una scelta che molti anni prima noi abbiamo fatto (magari tra la loro ironia idiota) e che se la maggioranza fosse stata di persone inutili come loro che preferirono non dedicare nemmeno cinque minuti della loro domenica per esercitare il loro diritto di voto l’Italia dei loro nipoti sarebbe stata un posto molto diverso e sicuramente molto meno accogliente. Ecco la migliore punizione che possiamo infliggergli e farli vivere con il loro rimorso che sarà tanto maggiore quanto più bella sarà l’Italia che noi riusciremo a costruire sulla base dei quattro sì detti in una magica domenica e lunedì di giugno 2011. Ah dimenticavo….. buon rimorso doc!

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