29 giugno 2011

CINQUE ANNI SENZA PARROCO, ORA BASTA, ELEZIONI SUBITO!

Oggi, 30 giugno 2011, ricorrono i cinque anni dall’ordinazione episcopale di don Arturo Aiello. Fu un giorno importante per tutta la Penisola Sorrentina che tutti noi che avemmo la fortuna di parteciparvi serberemo nel cuore per sempre.

Quell’evento pero’ ha dato il via ad una situazione incresciosa nella parrocchia di San Michele Arcangelo, situazione che da cinque anni non accenna a risolversi. Difatti Don Arturo con la sua partenza per la Diocesi di Teano ha lasciato libero il posto di parroco e la nostra parrocchia è una delle poche al mondo che ha il privilegio di poter eleggere il proprio parroco mediante libere elezioni tra tre nominativi indicati dal Vescovo, ebbene dopo ben cinque anni Mons. Felice Cece (vescovo della nostra Diocesi) ancora non ha indetto le elezioni. Temiamo seriamente che dietro ciò ci sia la volontà di fare decadere questa preziosa tradizione. La chiesa difatti cerca in tutti i modi di far cessare questi privilegi, nel 1917 si vollero limitare i giuspatronati e il canone 1450 del Codex Juris Canonici proibisce di costituire per il futuro qualsivoglia patronato, mentre il canone 1451 raccomanda agli ordinari di esortare i patroni a rinunciare al proprio diritto in cambio di suffragi spirituali.

Sinceramente credo che i carottesi abbiano pazientato abbastanza, ripeto sono cinque anni che attendiamo, ora in occasione del compimento del lustro dobbiamo dire BASTA! Dobbiamo sollecitare in ogni modo Mons. Cece ad indire subito le elezioni, sia a Piano che a Mortora, prima che avvenga la nomina del nuovo Vescovo. Non sarebbe corretto ne eticamente giusto che Mons. Cece lasci questa incombenza al nuovo arrivato, è ora che ponga rimedio ad una situazione illegale che lui stesso ha creato. E’ bene che sappia che ci sono carottesi che non accetteranno mai di barattare una tradizione importante e da tramandare come un tesoro ai propri figli in cambio di benefici spirituali, si rassegni Monsignore.

Fortunatamente oggi abbiamo i mezzi per far sentire alta la nostra voce, con internet si sono combattute e vinte battaglie importanti a livello mondiale e nazionale, è ora di usarla a livello locale per reclamare il rispetto di un nostro diritto. Per iniziare su Facebook vi è una pagina dedicata all’argomento intitolata

Parroco di Piano di Sorrento elezioni SUBITO

iscriviamoci tutti! (basta cliccare su “mi piace”). Questo per iniziare, poi stiamo pensando di inviare una mail direttamente al Santo Padre per segnalare la situazione venutasi a creare, ovviamente sappiamo che non sarà lui a leggerla, ma qualcuno in Vaticano sicuramente la leggerà (la mail è benedettoxvi@vatican.va). Attenzione invitiamo anche i fedeli delle altre parrocchie che godono di questo privilegio qui in penisola sorrentina ad unirsi a noi perchè è l’intero istituto del giuspatronato in pericolo. Quindi fedeli di Meta, Sant’Agnello, Trasaella, Trinità etc. fatevi sentire anche voi.

P.S. questa battaglia non vuole in alcun modo mettere in discussione l’operato o la persona dell’attuale Amministratore Parrocchiale, essa è solo la difesa di una nostra tradizione che DEVE CONTINUARE!

26 giugno 2011

RIVOGLIAMO IL CORPUS DOMINI!

Oggi è la solennità del Corpus Domini e mentre ovunque si preparano processioni che cercano di coprire il maggior numero di vie qui nel nostro comune sono troppi anni che questa processione, l’unica ad essere di precetto secondo il diritto canonico, si è ridotta ad una mera formalità che si tiene proprio per rispettare il precetto. Da anni le tre parrocchie celebrano questa ricorrenza con un’unica processione con un percorso a dir poco ridicolo, quest’anno le uniche strade toccate sono il Cavone e Via dei Platani, per il resto del paese il Corpus Domini semplicemente non esiste, e purtroppo è così da molti, troppi anni!

Credo sia giunta l’ora ti tornare all’antico lasciare che ogni parrocchia organizzi la propria processione che tocchi quante più vie è possibile, ristabilendo il vero senso di questa solennità. A Piano ricordo la processione con le rappresentanze delle tre confraternite e poi la folta schiera di bambini con gli abiti della prima comunione, ricordo che per accontentare tutti si era stabilirono due percorsi da utilizzarsi ad anni alterni ed in tal modo quasi tutte le vie della nostra parrocchia erano toccate dal sacro corteo, poi improvvisamente si decise di cancellare tutto e limitare il percorso ad una o due vie il tutto nel silenzio dei fedeli stregati forse dal carisma indiscusso del parroco di allora. le stesse persone che protestavano vibratamente perchè per un anno la processione non era passata sotto le loro finestre ora tacciono e lasciano che si compia il misfatto senza reagire. Ora però credo sia giunto il tempo di porre fine a tutto ciò, fare che questo sia l’ultimo anno senza il corpo di Nostro Signore vivo e vero transiti per le nostre vie, e dall’anno venturo torni sul Corso Italia, via delle rose, vie san michele, via bagnulo, via ripa di cassano, piazza mercato, piazza cota etc. magari ripristinando i due percorsi precedenti che coprivano nell’arco dei due anni tutto il paese. Speriamo che il Parroco designato dalle prossime elezioni ci faccia questo bel regalo…. quali prossime elezioni? E’ vero corro troppo, ne riparliamo nel post del 30 giugno prossimo dove celebreremo i cinque anni senza parroco. 

14 giugno 2011

REFERENDUM: IL CASTIGO PER GLI ASTENUTI

Finalmente l’Italia si è svegliata e l’ha fatto con quattro sì che cambieranno in meglio la nostra Nazione. Purtroppo molti italiani hanno deciso di disertare le urne avvalendosi di uno stratagemma legale ma eticamente scorretto, cioè aggiungere alla percentuale di chi è per il no quella degli astenuti che fisiologicamente si attesta sul 30% e quindi aggiungendo detta percentuale a quella dei no.

Sfortunatamente anche qualche mio amico su Facebook ha deciso di adottare questo poco lusinghiero stratagemma (anch’io ho delle pecore nere tra i miei amici) e una volta fallito il piano ha avuto pure il coraggio di vantarsene chiedendoci poi il castigo che gli sarebbe stato riservato. Preferisco rispondere a questi miei amici scellerati in maniera più articolata dal mio blog personale che non con un semplice post su facebook. Il castigo che riserverei loro sarebbe quello di vivere nell’Italia che meritano e che volevano riservaci con il loro comportamento, un’Italia con le centrali nucleari disseminate sul territorio ognuna delle quali potrebbe essere una futura chernobyl, un’Italia in cui l’acqua diventi un bene come un altro in mano agli speculatori privati ed in cui chi non ha soldi non ha accesso al bene fondamentale per la vita, un’Italia in cui qualcuno e più uguale degli altri davanti alla legge, insomma l’Italia che voleva Berlusconi e la sua cricca.

Poi riflettendo credo che la miglior punizione gli astensionisti se la siano inflitti da soli, tra tanti anni in un’Italia che si spera migliore anche grazie ai quattro sì detti da noi mentre loro si grattavano la pancia in riva al mare o su qualche barca mi chiedo con quale coraggio guarderanno negli occhi i loro figli o i loro nipoti sapendo che l’aria pulita, l’acqua libera, le energie alternative che stanno utilizzando sono frutto di una scelta che molti anni prima noi abbiamo fatto (magari tra la loro ironia idiota) e che se la maggioranza fosse stata di persone inutili come loro che preferirono non dedicare nemmeno cinque minuti della loro domenica per esercitare il loro diritto di voto l’Italia dei loro nipoti sarebbe stata un posto molto diverso e sicuramente molto meno accogliente. Ecco la migliore punizione che possiamo infliggergli e farli vivere con il loro rimorso che sarà tanto maggiore quanto più bella sarà l’Italia che noi riusciremo a costruire sulla base dei quattro sì detti in una magica domenica e lunedì di giugno 2011. Ah dimenticavo….. buon rimorso doc!

02 giugno 2011

PREMIO DI…. MINORANZA

Le elezioni comunali 2011 a Piano di Sorrento hanno messo in evidenza un’assurdità dell’attuale legge elettorale. Sia ben chiaro che quella che segue è una semplice constatazione sul meccanismo elettorale che prescinde dal caso specifico e dalle liste coinvolte.

In base all’attuale sistema elettorale per i comuni sotto i 15.000 abitanti viene riconosciuto un premio di maggioranza alla lista vincente assegnandole, indipendentemente dai voti ottenuti 11 seggi in consiglio comunale e poi ripartendo i residui 5 seggi proporzionalmente tra le liste sconfitte. Ora in queste elezioni alla lista vincente secondo la ripartizione proporzionale sarebbero spettati 12 seggi ed alla lista seconda classificata i restanti quattro, ma la legge prevede appunto che ai vincitori vadano 11 seggi INDIPENDENTEMENTE da voti ricevuti e quindi anche se questi dessero diritti a più seggi come in questo caso. Di conseguenza il premio di maggioranza si è trasformato in un premio di minoranza riconoscendo all’opposizione un seggio in più di quelli che gli elettori avevano assegnato loro. Stranezze dei sistemi elettorali.

EVENTI A PIANO DI SORRENTO

Per tutte le informazioni sugli eventi a Piano di Sorrento vista http://piano200.blogspot.com curato dallo stesso autore di questo blog