18 giugno 2008

ORARIO DI LAVORO

Giovedì 12 giugno i telegiornali hanno riportato due notizie, entrambe rigurdanti il mondo del lavoro, che dovrebbero far riflettere tutti.
La prima rigurda la decisione della Commissione Europea di alzare il tetto massimo delle ore lavorabili in una settimana a 60, una decisione presa da chi evidentemente non ha mai lavorato seriamente in vita sua e che in altri tempi avrebbe fatto scendere in piazza tutti i lavoratori nel giro di poche ore e che invece è passata quasi nell'indifferenza generale.
La seconda è la morte di 6 lavoratori a Mineo (Catania) intenti nella pulizia di una vasca del depuratore comunale. Anche questa notizia passata quasi nel disinteresse generale fatta salva l'innocua indignazione momentanea di cui noi italiani siamo specialisti, indignazione che svanisce nel giro di pochi giorni.
E' evidente come la generazione che sta crescendo indottrinata da mamma tv sia incapace di acquisire una vera coscienza sociale. Crescono convinti che la vita reale sia quella delle telenovelas, dei vari grandi fratello ed isola dei famosi e quindi non riescono nemmeno a percepire cosa significhi lavorare 60 ore a settimana (vuol dire 10 ore al giorno sabato compreso!!!). I pochi che hanno conservato la capacità di ragionare e quindi di ribellarsi a decisioni così insensate vengono subito etichettati come piantagrane o, peggio, deliquenti.
A titolo di promemoria vi consiglio di riascoltare una canzone simbolo di una stagione in cui i lavoratori lottavano per i propri diritti.

CONTESSA (di Paolo Pietrangeli)
"Che roba contessa, all'industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti;
volevano avere i salari aumentati,
gridavano, pensi, di esser sfruttati.

E quando è arrivata la polizia
quei pazzi straccioni han gridato più forte,
di sangue han sporcato il cortile e le porte,
chissa quanto tempo ci vorrà per pulire...".

Compagni, dai campi e dalle officine
prendete la falce, portate il martello,
scendete giù in piazza, picchiate con quello,
scendete giù in piazza, affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per far quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finir sotto terra,
ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato.

"Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto
un caro parente, dell'occupazione
che quella gentaglia rinchiusa lì dentro
di libero amore facea professione...
Del resto, mia cara, di che si stupisce?
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori:
non c'è più morale, contessa..."

Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte;
se c'è chi lo afferma non state a sentire,
è uno che vuole soltanto tradire;
se c'è chi lo afferma sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso.

Voi gente per bene che pace cercate...


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