Venerdì 3 luglio Pino Imperatore presenterà il suo romanzo comico “Questa scuola non è un albergo” alle ore 20.30 a Villa Fondi. Una storia contemporanea dove Angelo D'Amore - questo è il simbolico nome del protagonista - racconta le sue vicende tra i banchi di scuola e originali vicini di casa, divertenti aneddoti e straordinario quotidiano, mentre la vita scorre sorprendente, terribile e meravigliosa. Con la consueta leggerezza impegnata, Pino Imperatore porta la sua simpatia sulla terrazza affacciata sul mare di Piano di Sorrento, raccontando anche le esperienze teatrali e l'amicizia con grandi rappresentanti dell'arte napoletana come Alessandro Siani che sulla copertina del libro scrive: «In questo romanzo la scuola e la vita, fra crisi dei valori e crisi economica, sono unite da un unico slogan: gli esami, come i debiti, non finiscono mai».
Trama “Questa scuola non è un albergo”. Diciotto anni, simpatico, intelligente e senza grilli per la testa: Angelo D’Amore è il figlio di cui ogni genitore andrebbe fiero. Con un padre creativo, una sorellina geniale e un impertinente pappagallo, Angelo vive in una casa affacciata sul Golfo di Napoli. Inseguendo il sogno di diventare chef, frequenta l’ultimo anno dell’istituto alberghiero “Lucullo”, circondato da una banda di bislacchi compagni di classe, come Giggino ’a Lente, fissato con gli extraterrestri, Alfonso detto ’o Muscio per la sua lentezza esasperante, e Maria Peppa Pig, che ama il cibo sopra ogni cosa. Fra una cotta segreta per la bella professoressa di lettere, una scazzottata con il bullo della scuola e l’irresistibile sfrontatezza dei compagni, Angelo deve fare i conti con una gigantesca ombra che oscura la sua vita: la mancanza della mamma, morta durante una gita in barca col marito, in circostanze mai chiarite. Che cosa è successo in quei terribili momenti? E perché il padre si rifiuta di parlarne? Un mistero che Angelo, con tutta la leggerezza e la forza della sua età, è determinato a sciogliere.
Al termine della presentazione l'autore firmerà le copie del libro. La cittadinanza è invitata.
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