01 febbraio 2015

RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE PER SAN MICHELE

10887570_10204994222006767_5984072747265014243_o Quando si fa parte di una comunità, sia essa il comune, la parrocchia, un'associazione etc. si deve sottostare ad una suddivisione dei ruoli e delle responsabilità. C'è chi in forza della carica rivestita si deve occupare di certe cose e chi di altre, questo nel rispetto delle proprie competenze e mansioni. Rispetto vuol dire che se io ho il dovere, o ho la possibilità, di effettuare una certa operazione la debbo compiere senza rinfacciare ad altri, che rivestono altri ruoli, di esser bravi solo a parlare mentre io agisco. Magari quella persona altro non puo' fare per quel problema che parlare in quanto non ha la possibilità di attivarsi o perchè non ha potere o perchè non è stato coinvolto. Se ad esempio in un comune vi è una strada dissestata il comune cittadino altro non puo' fare che "parlare" mentre l'amministrazione ha il compito di agire e di certo lo farà senza rinfacciare al cittadino si esser buono solo a parlare.
Venendo all'operazione restauro della Statua di San Michele un plauso va all'Arciconfraternita Morte ed Orazione per aver preso l'iniziativa ma si ricordi che quell'Icona è un patrimonio di tutti i carottesi e che quindi è suo preciso dovere coinvolgere tutti nella raccolta fondi. La mia proposta è la costituzione di un comitato civico, guidato dal Priore dell'Arciconfraternita, composto da persone disposte a regalare un po' del loro tempo e delle loro forze alla causa. Queste persone potrebbero, in prima istanza, iniziare a girare casa per casa per raccogliere l'obolo che ogni cittadino vorrà elargire e poi pensare ad organizzare eventi, serate etc. in cui i ricavati siano destinati al fondo per il restauro. Voglio sommessamente ricordare che un caso analogo avvenne all'epoca del terremoto quando l'amministrazione laica della parrocchia (ora inesistente e da eleggere) girò tutto il paese per raccogliere fondi per il restauro della Basilica. Credo e spero che saremo in tanti a rispondere all'appello ed a metterci all'opera per il nostro "inclito protettore" ovviamente la mia disponibilità è piena sin da ora. Aspettiamo quindi con ansia l'appello del Priore per metterci all'opera, in fondo il "giuspatronato" oltre a dei diritti impone dei doveri, ed il fatto che i primi non siano stati ancora rispettati non ci esime da osservare i secondi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che cifra bisogna raggiungere per il restauro?
Voglio dire, considerando che a Piano siamo quasi 12.000 anime, con solo 1 euro a testa siamo già a 12.000 euro...

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