16 settembre 2014

SE 3000 GIORNI VI SEMBRAN POCHI!

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
(Francesco Guccini)


“Non c’è chi non veda l’urgenza di un grande ricupero di moralità personale
e sociale, di legalità. Sì, urge un ricupero di legalità!”
(Giovanni Paolo II)


Can. 523 - Fermo restando il disposto del can. 682, §1, la provvisione dell'ufficio di parroco spetta al Vescovo diocesano; essa avviene mediante libero conferimento, a meno che qualcuno non abbia il diritto di presentazione o di elezione.
(Codice di diritto canonico)

basilica 30 giugno 2006, eran circa le ore 20.00, don Arturo veniva ordinato Vescovo e lasciava la guida della Parrocchia di San Michele Arcangelo. Al momento in cui questo post viene pubblicato, le ore 20 del 16 settembre 2014, sono trascorsi 3000 giorni da allora. 3000 giorni in attesa di eleggere il nuovo parroco, 3000 giorni di violazione del Diritto Canonico, 3000 giorni in cui si protrae la reggenza “provvisoria” dell’amministratore parrocchiale don Pasquale che ormai ha perso ogni forma di legittimità trasformandosi in una negazione dei nostri diritti, il tutto nel silenzio della Curia e del diretto interessato. In questi 3000 giorni a noi si è aggiunta la parrocchia di Mortora anch’essa in attesa da troppo tempo di esercitare un suo diritto e presto si aggiungerà Meta. Proprio grazie agli amici di Meta la battaglia per esercitare il diritto di giuspatronato ha ripreso vigore, una battaglia per rivendicare un diritto per troppo tempo negato dalla Curia e dagli Amministratori Parrocchiali di Piano e Mortora i quali col loro silenzio si rendono complici del tentativo perpetrato prima dal Vescovo Cece ed ora dal Vescovo Alfano di  far cadere nell’oblio una prerogativa secolare del nostro popolo che non è nella disponibilità della Curia o del Vaticano ma a cui solo tutti noi potremmo rinunciare e questo, con tutto il rispetto, se lo possono tranquillamente scordare.


In questi giorni si sta creando un comitato interparrocchiale di persone che vogliono difendere le nostre tradizioni e tramandarle ai posteri, in primis il giuspatronato. Persone che amano il loro paese e disposte a percorrere ogni via per far valere i propri diritti. Sarebbe bello che anche dagli altari si levasse la richiesta al nostro Vescovo di indire SUBITO le elezioni per il parroco a Piano e Mortora ma, tranne una lodevole eccezione, ci troviamo di fronte ad un muro di gomma. I nostri Amministratori Parrocchiali tentano di nascondersi dietro il dovere di obbedienza al loro Vescovo dimenticando che di fronte ad una situazione di grave irregolarità come questa che stiamo vivendo da 3000 giorni sarebbe loro dovere rifiutarsi di continuare ad occupare un ruolo di potere non loro e chiedere di essere legittimati attraverso regolari elezioni. Credo che ormai l’attesa si sia fatta troppo lunga ed i tentativi di scipparci un nostro diritto troppo plateali per consentirci il lusso di utilizzare termini più morbidi, è ormai tempo di chiamare le cose con il loro nome e di percorrere tutte le vie per salvaguardare il diritto conquistato dai nostri avi.

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