29 novembre 2008

IL PORTO DI MARINA DI CASSANO

Venerdì sera ho assistito all'incontro sul "Porto di Marina di Cassano" promosso dal neonato movimento "In Città". Alla presenza del Sindaco e di un folta platea si ci è confrontati sul futuro del porto carottese. Sinceramente al sottoscritto è parso di trovarsi in un'ambiente tetro ed irreale, si ci accapigliava (metaforicamente) su chi dovesse gestire il porto e non si ci rendeva conto che il porto non ha senso se non si creano le infrastrutture, in primis una via agevole per raggiungerlo dal centro della Città e, data la conformazione del nostro suolo, la costruzione di una tale arteria sembra sinceramente quasi impossibile. Il tanto declamato porto per ora ha sortito l'unico risultato di distruggere larga parte della spiaggia, di ridurre drasticamente lo spazio destinato alla balneazione a tutto vantaggio di pochissimi. Insomma l'altra sera mi è sembrato di assistere ad uno stormo di avvoltoi che si fiondavano sul corpo esanime della Marina di Cassano ormai rovinata per sempre al solo scopo di curare i propri interessi. Addirittura si parlava di concedere tariffe agevolate ai carottesi per i posti barca, al che mi sono chiesto "ma quanti carottesi hanno la barca?" e poi, con tutto il rispetto, i fortunati possessori paghino quel che è giusto senza alcuna agevolazione, la maggioranza di noi carottesi fatica ad arrivare a fine mese e i nostri politici non trovano di meglio che preoccuparsi del costo del posto barca a Marina di Cassano, a volta vien da domandarsi in che mondo vivono. Direi piuttosto destiniamo parte del ricavato dei posti barca ad un fondo per aiutare le famiglie in difficoltà le quali, ormai private della loro spiaggia dove con pochi soldi riuscivano a trovare sollievo dalla calura estiva, possano almeno ricavarne qualcosa dal loro sacrificio.
Per poi riguarda il supposto sviluppo del paese dovuto alla presenza del porto vorrei solo far notare che difficilmente chi posteggerà la barca a Marina di Cassano salirà poi in paese viste le difficoltà di comunicazione, quindi l'eventuale ricchezza sarà molto probabilmente ripartita per larga parte nel borgo marinaro.
Io penso che Piano sarà una specie di posteggio per chi di giorno va a Capri, Ischia e Positano con la sua imbarcazione che poi depositerà di notte da noi, magari qualche alberghetto potrà usufruire di qualche vantaggio ma per il resto il paese, i suoi commercianti, i suoi locali hanno solo perso per sempre una splendida spiaggia. Danno per tutti, ricchezza per pochissimi.... bell'affare!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo ad una ad una le tue parole: i politici sono bravissimi a costruire dei " presepi " con i soldi pubblici, ma non si rendono conto che è tutt'altro discorso rendere " vivi " questi " presepi " . In parole povere, una volta realizzate tutte le opere quale utenza porterà i soldini a chi presterà i vari servizi ? Gli imprenditori - se veramente tali - sanno che se non vendono, se non ci sono persone che acquistano, a nulla servono tutti gli abbellimenti . Ma forse la parola imprenditore viene considerata una bestemmia da parte di chi ritiene di farlo con la tasca pubblica !

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