05 novembre 2005

Il Monumeto ai Caduti.... fatti e misfatti

Il 5 novembre qui a Piano di Sorrento si sono commemorati i caduti di ogni guerra. La mattina alle 10,00 Messa in Basilica e poi in corteo in Piazza Cota a deporre la consueta corona di alloro al Monumento. Il tutto alla presenza delle scolaresche e delle autorità cittadine. Non è mancato neanche il suggestivo accompagnamento della Banda Musicale che ha eseguito il commovente Inno del Piave, il silenzio fuori ordinanza e l’Inno di Mameli. Di prammatica il discorso del Sindaco, piacevole sorpresa la testimonianza del Maresciallo Mollica, dei Capitani di lungo corso i quali hanno rivolto il loro ricordo ai Caduti non militari nonchè di due alunni delle scuole Medie carottesi. Devo dire manifestazione riuscitissima e che ha segnato un passo avanti rispetto alle passate occasioni, ma… ebbene c’è un grosso ma.
Ma quanti carottesi avranno fatto caso al vergognoso stato in cui versa il monumento ai caduti?
Questo luogo “sacro”, che dovrebbe essere un omaggio a quanti sono morti per la Patria, qui a Piano è stato prima sfrattato dalla Piazzetta delle Rose per far posto ai tavolini di un bar e a qualche panchina, poi è stato ricostruito nella piazza principale del paese (luogo certamente più consono) ma si è pensato di dare un tocco di modernità al tutto privilegiando il simbolismo rispetto all’imediatezza di una normale statua come hanno tutti i comuni della penisola sorrentina. Ora io non discuto la scelta (anche se preferisco di gran lunga un cippo semplice con su i nomi di tutti i caduti rispetto a quel manufatto realizzato da qualche scultore in vena di modernismo) ma quello che ritengo vergognoso è l’incuria totale riservatagli.
Ricordo perfettamente, perchè ero presente, che all’atto della sua inaugurazione fu spiegato come l’acqua che scorreva incessante a bagnare i cannoni affossati alla base del Monumento simboleggiasse una sorte di purificazione delle armi che non avrebbero più provocato morte e distruzione, bene da anni di quell’acqua purificatrice non vi è più traccia. Quello che doveva essere il simbolo esenziale su cui si fondava tutta l’”opera d’arte” è assente e venendo meno essa viene meno tutto il valore simbolico del memoriale. Inoltre i faretti che illuminavano i nomi dei caduti sono tutti fuori uso da anni e i cannoni, ormai privi di senso, sono diventati ricetaccolo di immondizia, come peraltro è divenuto lo stesso luogo in cui si trovano incisi i nomi il quale, essendo simile ad un recinto, è divenuto un raccoglitore di cartacce e rifiuti di ogni tipo.
Ora io chiedo all’attuale amministrazione di ripristinare al più presto il Monumento come era nei piani originali (acqua compresa) o, in alternativa, ripensare il tutto ed erigerne uno nuovo magari utilizzando uno stile classico.

P.S.: colmo dei colmi, in occasione della festa delle forze armate e della deposizione della corona di allora il monumento era nascosto alla vista della Piazza da un inutile tabellone pubblicitario posto dallo stesso comune per ricordare un concerto, certo importante, che si teneva in serata a Villa Fondi. Da precisare che quel tabellone viene montato molto di frequente (elezioni, manifestazioni estive etc.) nascondendo il memoriale dei caduti per molti giorni dell’anno.

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