08 marzo 2009

IL PORTO DI MARINA DI CASSANO

Ritorniamo sulla questione porto dopo l'incontro svoltosi in Biblioteca Comunale promosso dal movimento "In Città" per aggiornare i cittadini sull'incontro svoltosi in regione. Il resoconto lo potete leggere cliccando qui io mi limiterò ad acune note a margine.
Finalmente il vero problema è stato affrontato- la balneazione. Si ci è resi finalmente conto che far convivere un porto come quello che si è realizzato con la fruizione della spiaggia da parte dei bagnanti è cosa alquanto difficile. Ora la prima domanda da porsi è "Ma Piano ha veramente bisogno del porto?" lo so la domanda giunge in ritardo dato che ormai la struttura c'è e dobbiamo tenercela ma poniamocela lo stesso. Vedete, quando il progetto è partito ai comuni cittadini sembrava semplicemente un ampliamento del porticciolo preesistente che avrebbe occupato più o meno lo stesso specchio acqueo e solo a cosa fatte moti si sono resi conto che lo specchio di mare da poter utilizzare per la balneazione si riduceva drasticamente col rischio di ridursi a zero se l'inquinamento prodotto dal porto dovesse sconfinare oltre la barriera ed invadere il resto della spiaggia. In più c'è da considerare che non ci sarebbe un metro di spiaggia libera nel comune di Piano e quindi chi volesse usufruire del nostro mare sarebbe costretto a pagare lo stabilimento balneare. Il movimento "in città" a parziale soluzione del problema propone la realizzazione di un tavolato lungo la scogliera che si sta realizzando, ma oserei dire che la soluzione è peggiore del problema. Si pensi semplicemente ad un anziano, una madre con bambini o un disabile (o semplicemente una persona che non sappia nuotare), costoro potrebbero prendere il sole sul tavolato ma non potrebbero rinfrescarsi in acqua pena l'annegamento dato che la struttura si spinge perpendicolarmente alla costa e quindi dopo pochi metri si è già in una zona in cui per entrare in acqua è obbligatorio saper nuotare. Nel post di cui sopra si propone addirittura di far partire una raccolta fondi per la realizzazione del tavolato posto che il comune sostiene di non poterne sostenere il costo, ora se si volesse realizzare la struttura i fondi sarebbero facilmente reperibili prelevando il 10% degli incassi del porto stesso ma, ripeto, non è qui il problema. Il problema è garantire A TUTTI il libero accesso al mare il che può avvenire in due modi: riducendo tutte le attuali concessioni in modo da ricavare un pezzo di arenile da destinare a spiggia libera attrezzata o, in mancanza, pretendere il rispetto dell'art. 1 comma 251 della Legge 296/2006 che impone a tutti concessionari di lasciare libero accesso al mare e di permettere la sosta nella striscia di 5 metri tra la zona della risacca e l'arenile (zona che non puo' rientrare nella concessione e deve essere lasciata libera). Detto questo ritengo poco opportuna la richiesta di tariffe scontate per i diportisti carottesi, a mio avviso i pochi fortunati carottesi che posseggono un'imbarcazione è giusto che paghino la tariffa piena, piuttosto sarebbe quanto mai opportuno che il comune stabilisca una percentuale sugli incassi del porto (es. il 10%) da prelevare e destinare ad un fondo di solidarietà per le famiglie bisognose del paese che mai potrebbero permettersi una barca e che dal porto avranno solo svantaggi.
Lo so tutti noi carottesi abbiamo spinto per avere il porto con manifestazioni e sfilate, abbiamo assediato il comune chiedendo a gran voce il nostro porto......come? non vi ricordate! beh neanch'io, però ho scovato su internet questo pregevole documento redatto dalla nostra amministrazione in cui testualmente si dice: "Il progetto è nato dal forte impulso della popolazione locale che da decenni richiedeva una struttura portuale sicura ed qualitativamente adeguata all’offerta turistica della penisola sorrentina", strano che non ci ricordiamo di decenni di pressanti richieste fatte da migliaia di noi carottesi (si presume che le forti richieste siano giunte dalla maggioranza della popolazione), chissà gli ultimi 10 anni dove abbiamo vissuto o dove ha vissuto l'estensore del documento!

In ultimo pubblico due foto che ritraggono la marina di cassano come era e come è, siamo proprio sicuri di non voler fare un passo indietro, anche costoso, e riprenderci il nostro mare? Prima di darmi del pazzo, guardate le foto e pensate cosa noi abbiamo avuto e cosa stiamo lasciando ai nostri figli, non vi sentite un pochino a disaglio, io personalmente mi vergogno di questo scempio!


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