Qualcuno potrebbe essersi chiesto perchè stiamo insistendo tanto nel richiedere, oserei dire pretendere, che il Bicentenario venga benedetto dal nostro santo patrono San Michele Arcangelo. Per risposta ho trovato nel volume "Memorie Storiche della Chiesa di San Michele Arcangelo in Piano di Sorrento" edito nel 1935 un panegirico a firma Fr. Felix a Porrecta datato 5 luglio 1926 che chiarisce in modo chiaro il rapporto tra l'Arcangelo Michele ed il popolo carottese. Vi riporto alcuni passi:
"Vi sono luoghi, o Signori, ove tutto s'irradia della luce di un nome, tutto si spiega con la presenza di un nome. (...) Qui in questa terra di Piano di Sorrento (...) non si può celebrare che un nome solo, dolce come un canto, solenne come un'epopea: Michele. Tutto tra voi parla di questo nome, tutto tra voi s'irradia di questo nome (...). Un mio illustre confratello, oriundo di vostra gente ed appassionato della sua patria bella, Mons. Frate Bonaventura Gargiulo, scriveva un giorno con animo pieno di ammirazione per voi e di venerazione per il Principe delle schiere celesti: Per i Pianesi tutto è San Michele, e senza S. Michele tutto per essi è niente!"
Che altro aggiungere, già queste parole sarebbero più che sufficienti. Ma l'autore va oltre giustificando la nostra richiesta anche dal punto di vista storico, cediamogli ancora la parola:
"Non a me conviene ricordare i lunghi sforzi, le strenue lotte, il tenace lavorio del vostro Piano per ottenere la sua libertà, la sua autonomia, la sua indipendenza dall'antico Senatus Populusque Surrentinus (...). Tutto questo è un passato; un passato, sul quale è bene sia caduto il velo dell'oblio, la polvere del tempo, ma è un passato però, non lo neghiamo, o Signori, grande, glorioso, perchè tutto si riveste di un'aureola di giustizia e di libertà, e perchè tutto, nelle sue origini e nei suoi sviluppi, nelle sue lotte e nei suoi trionfi, tutto si è inziato sotto gli auspicii di quell'Arcangelo, tutto si è compiuto nel nome ed in virtù di quell'Arcangelo. (...) In nome dell'Arcangelo Michele abbiamo lottato, in nome dell'Arcangelo Michele abbiamo vinto, al nome dell'Arcangelo Michele innalziamo un monumento, degno della sua protezione e della sua gloria, e non indegno della nostra riconoscenza e della nostra libertà. (...) Era in questo tempio, sotto gli auspicii dell'Arcangelo Michele, che, per decreto vicereale del 19 dicembre 1542, si convocano i rappresentanti dei cinque terzieri, in cui era diviso il vostro Piano, consiglio e parlamento, ben degni, per senno e virtù, di proporre, di risolvere, di deliberare intorno ai problemi cittadini; era in questo tempio, sotto gli auspicii dell'Arcangelo Michele, che si compilavano leggi, che portavano evidenti le tracce della loro ispirazione cristiana; si stabiliva, che alle cariche civili si potesse accedere, oltre che per possidenza (...) anche per buon costume e capacità."
Quindi storicamente Piano è nato sotto le ali di San Michele, chiunque abbia letto queste pagine non si sognerebbe nemmeno lontamente di mettere in dubbio la legittimità della richiesta di tutti noi carottesi di vedere colui sotto il quale siamo nati partecipare al nostro compleanno. La non conoscenza (potrei dire ignoranza ma rischierei di essere frainteso) della nostra storia puo' indurre le persone che rivestono anche ruoli di responsabilità in errori, errori che si deve avere l'umiltà ed il buon senso di riconoscere e porvi rimedio. Di conseguenza attendiamo con fiducia che giunga al più presto il nulla osta e si possa iniziare ad organizzare la Processione straordinaria di San Michele per il Bicentenario.
"Vi sono luoghi, o Signori, ove tutto s'irradia della luce di un nome, tutto si spiega con la presenza di un nome. (...) Qui in questa terra di Piano di Sorrento (...) non si può celebrare che un nome solo, dolce come un canto, solenne come un'epopea: Michele. Tutto tra voi parla di questo nome, tutto tra voi s'irradia di questo nome (...). Un mio illustre confratello, oriundo di vostra gente ed appassionato della sua patria bella, Mons. Frate Bonaventura Gargiulo, scriveva un giorno con animo pieno di ammirazione per voi e di venerazione per il Principe delle schiere celesti: Per i Pianesi tutto è San Michele, e senza S. Michele tutto per essi è niente!"
Che altro aggiungere, già queste parole sarebbero più che sufficienti. Ma l'autore va oltre giustificando la nostra richiesta anche dal punto di vista storico, cediamogli ancora la parola:
"Non a me conviene ricordare i lunghi sforzi, le strenue lotte, il tenace lavorio del vostro Piano per ottenere la sua libertà, la sua autonomia, la sua indipendenza dall'antico Senatus Populusque Surrentinus (...). Tutto questo è un passato; un passato, sul quale è bene sia caduto il velo dell'oblio, la polvere del tempo, ma è un passato però, non lo neghiamo, o Signori, grande, glorioso, perchè tutto si riveste di un'aureola di giustizia e di libertà, e perchè tutto, nelle sue origini e nei suoi sviluppi, nelle sue lotte e nei suoi trionfi, tutto si è inziato sotto gli auspicii di quell'Arcangelo, tutto si è compiuto nel nome ed in virtù di quell'Arcangelo. (...) In nome dell'Arcangelo Michele abbiamo lottato, in nome dell'Arcangelo Michele abbiamo vinto, al nome dell'Arcangelo Michele innalziamo un monumento, degno della sua protezione e della sua gloria, e non indegno della nostra riconoscenza e della nostra libertà. (...) Era in questo tempio, sotto gli auspicii dell'Arcangelo Michele, che, per decreto vicereale del 19 dicembre 1542, si convocano i rappresentanti dei cinque terzieri, in cui era diviso il vostro Piano, consiglio e parlamento, ben degni, per senno e virtù, di proporre, di risolvere, di deliberare intorno ai problemi cittadini; era in questo tempio, sotto gli auspicii dell'Arcangelo Michele, che si compilavano leggi, che portavano evidenti le tracce della loro ispirazione cristiana; si stabiliva, che alle cariche civili si potesse accedere, oltre che per possidenza (...) anche per buon costume e capacità."
Quindi storicamente Piano è nato sotto le ali di San Michele, chiunque abbia letto queste pagine non si sognerebbe nemmeno lontamente di mettere in dubbio la legittimità della richiesta di tutti noi carottesi di vedere colui sotto il quale siamo nati partecipare al nostro compleanno. La non conoscenza (potrei dire ignoranza ma rischierei di essere frainteso) della nostra storia puo' indurre le persone che rivestono anche ruoli di responsabilità in errori, errori che si deve avere l'umiltà ed il buon senso di riconoscere e porvi rimedio. Di conseguenza attendiamo con fiducia che giunga al più presto il nulla osta e si possa iniziare ad organizzare la Processione straordinaria di San Michele per il Bicentenario.